Insegnare Storia con le nuove tecnologie
a cura di Marcello Meinero
Questa pagina raccoglie alcuni dei più innovativi strumenti online che permettono di insegnare storia in maniera semplice ed appassionante con le nuove tecnologie.
Crediamo che le competenze digitali siano molto importanti per gli studenti della scuola primaria e secondaria e che non riguardino solamente il saper accendere un computer o fare una ricerca su word. Le tecnologie possono aiutare il docente a rendere più dinamico e favoloso il contenuto della propria materia, ma soprattutto possono insegnare agli studenti ad essere più creativi e riflessivi nel loro percorso di apprendimento.
E' infatti fondamentale che siano gli alunni in primis a cimentarsi con gli strumenti multimediali: il docente non deve essere altro che un tutor che li assiste nella comprensione delle nuove tecnologie.
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Semplici strategie di ricerca per la scuola media
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Spesso il docente si trova nella condizione di dover mostrare agli studenti semplici strategie per trovare informazioni su internet.
Il miglior modo per stimolare la competenze degli studenti è quello di creare una search challenge, una competizione su Google.
Il modo più semplice per cominciare è quello di mostrare un'immagine ai discenti e chiedere loro di condividere tutte le domande che essa suggerisce loro. In seguito potete dare loro un'ora di tempo per rispondere alle questioni individuate.
L'immagine condivisa di solito suggerisce almeno 4 domande:
Dove è stata scattata questa foto?
Quanto è grande il camion?
Quanto carburante consuma?
Quanto sono grandi le gomme?
Tutti e quattro le domande possono essere risolte utilizzando varie strategie di ricerca come quella per "immagini simili " o Google Street View.
Creare un motore di ricerca personalizzato di storia
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Spesso il docente di storia ha bisogno di circoscrivere l'elenco di siti a cui i propri studenti possono accedere per effettuare una ricerca: Google giunge in nostro aiuto con il suo tool Motore di ricerca personalizzato.
Lo strumento di Google ci permette di creare un motore di ricerca specifico indicando i siti in cui le parole chiave inserite dal discente andranno reperite.
Il suo funzionamento è molto semplice ed ho creato un breve video tutorial per mostrarvelo:
Creare podcast per imparare la storia
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La creazione di un podcast può essere un'ottima attività per stimolare le capacità di apprendimento e comunicative degli studenti di storia. In questo post voglio consigliare alcuni strumenti che permettono di creare ed editare tracce audio in pochi semplici passaggi.
Creare podcast su PC o MAC
Ci sono due interessanti tool da scaricare sul proprio computer.
Il primo è Ocenaudio, che permette di editare l'audio gratuitamente su Windows, Mac. Il software ti permette di fare registrazioni sonore o editare tracce video esistenti. Una volta scaricato Ocenaudio (pesa solamente 17 MB) sul tuo elaboratore, puoi registrare l'audio cliccando sul tasto rosso, quindi lavorarlo (anche grazie ad alcuni plugin inclusi), intervenendo su parametri come volume, tonalità, velocità, intonazione, ecc. Unico neo, non ne esiste una versione in italiano ma solo in inglese, francese, tedesco e spagnolo.
Un secondo celebre tool per l'audio editing è Audacity. Ci sono ben poche cose che non si possono fare con questo strumento veramente versatile.
Creare podcast online
Possiamo sfruttare in questo caso le potenzialità di altri due tool veramente interessanti.
Il primo è Audioboom, di cui esiste anche una app per Android e iOs (iPhone e iPad). Ecco un illuminante video che ne mostra le principali funzionalità:
La seconda soluzione è Clyp, forse il più intuitivo tool web based per la registrazione sonora. Anch'esso disponibile come app per Android e iOs, è semplicissimo da usare.
SOLE learning: un ambiente di apprendimento auto organizzato
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Il suo funzionamento è tanto efficace quanto semplice: il docente incoraggia gli studenti a lavorare come una piccola comunità per rispondere a delle grandei domande con l'aiuto di internet.

Le fasi del SOLE learning sono essenzialmente cinque:
- Gli studenti devono rispondere ad una domanda importante (gli inglesi la chiamano Big Question) o a ragionare con la propria testa
- Gli alunni scelgono il gruppo in cui vogliono lavorare, ma possono cambiarlo quando vogliono
- Tutti si possono muovere liberamente, parlando con altri a condividendo idee e soluzioni
- Gli studenti possono esplorare in tutte le direzioni: non esiste una sola risposta corretta
- I gruppi devono infine condividere ciò che hanno imparato durante la session di auto-apprendimento
- a rimanere in contatto con gli interessi degli studenti
- a coltivare la cultura della curiosità
- a comprendere fattivamente il modo in cui gli studenti imparano
- a prendere in mano il proprio apprendimento
- a migliorare la comprensione, il comportamento, il linguaggio, la creatività e le abilità nel problem solving
- a potenziare la propria competenza digitale
- a sviluppare comportamenti di apprendimento utili per tutta la vita
- a potenziare le capacità di comunicazione interpersonale
Ecco gli strumenti che non devono assolutamente mancare:
- accesso a internet
- un computer ogni 3-4 studenti (limitare il numero di postazioni potenzia la collaborazione e la peer education)
- una Lim su cui scrivere domande o commenti
- Fogli e penne per prendere appunti
Il SOLE è costituito di 3 fasi fondamentali
Il docente pone una Big Question agli studenti. Alcuni esempi di domanda: quanto è grande lo spazio? Perché gli esseri umani camminano su due zampe ed i cani su quattro? Cosa succederebbe se gli insetti morissero? Chi ha inventato l'alfabeto? Perché gli occhi sanno di dover piangere quando siamo tristi? Come è nata la musica? Possiamo vivere su un altro pianeta?
Gli studenti lavorano in gruppo per rispondere alla domanda
Gli studenti condividono le loro risposte: comincia un dibattito sulle possibili soluzioni al problema posto dalla Big Question